Il Pioppo nero o Pioppo d’Italia forma insieme agli altri Pioppi neri la sezione denominata Aigeiros, caratterizzata dalla forma delle foglie. Queste sono lucenti, glabre, con margini translucidi e piccioli piatti. I Pioppi neri sono assai diffusi nell’Europa centromeridionale e nell’Africa del nord, raggiungendo anche l’Asia centrale: sono presenti anche in America settentrionale. Il loro ambiente naturale sono i prati e i litorali compresi tra il 30° e il 50° grado di latitudine nord: nell’America settentrionale scendono ancora più a sud. Non sono particolarmente plastici sotto il profilo ecologico e non presentano grande variabilità; s’incrociano facilmente tra loro (spontaneamente anche in coltura) e anche con altre specie di Pioppi e relativi ibridi.
Il Pioppo nero d’Italia è l’unico rappresentante della sezione Aigeiros nel continente euroasiatico. Presenta foglie cordiformi, quasi romboidali, con apice acuto e allungato: i ramuli giovani portano foglie piuttosto romboidali. Gli anelli di crescita annuale sono rotondi. Questo Pioppo cresce lentamente in gioventù, accelerando il ritmo nelle fasi adulte. Mediamente longevo (fino a 100 anni), viene abbattuto intorno ai 30-40 anni d’età. Nelle sue gemme si trova una sostanza medicinale (gem- mae populi) con proprietà diuretiche. Per quanto specie eminentemente rustica, P. nigra appare attualmente in declino, rimpiazzata da numerosi ibridi: fra i più vecchi menzioniamo il Pioppo di Lombardia, coltivato per la chioma piramidale. Il Pioppo nero nella varietà italica (Pioppo cipressino) esiste solo come clone maschile e, nonostante il nome, non è originario d’Italia bensì dell’Asia centrale: è coltivato negli Stati Uniti solo dal 1784.
Il Pioppo nero è un albero a chioma ampia e irregolare, alto da 30 a 40 m. Il Pioppo di Lombardia, a chioma piramidale, può raggiungere i 30-35 m.
Foto di Barbara Perini – Immagini e testi tratti da: Piante del Mondo di Vaclav Vetvicka e Vlasta Matousova – Arnoldo Mondadori Editore e Alberi di Allen J. Coombes – Fabbri Editori